 1 In chiusura di questa estate non proprio esaltante, ci regaliamo un week end lungo in Val Maira |
 2 Una bella locanda, in una borgata deliziosa. Il vitto di gamma alta e la cantina fornitissima completano il quadro più che postivo! |
 3 La mattina siamo ovviamente in sella di buon ora. Battiamo un pò i denti, ma per poco |
 4 La salita asfaltata per il Preit è deserta |
 5 La pendenza elevata ci impone un andatura slow, con tutte le soste necessarie |
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 7 Il rampone col sole in fronte che porta al colle |
 8 Non c'è nessuno. Troppo presto? |
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 10 Pedalata più gradevole, sullo sterrato in direzione rifugio |
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 12 Il rifugio è naturalmente chiuso, ma per Cristina la foto è d'obbligo: la sua prima e unica gita con questa meta risale a 21 anni fa! |
 13 Proviamo la zona relax antistante il rifugio. |
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 16 Salutiamo i bovini e proseguiamo in direzione passo Gardetta, |
 17 Eccoci al passo, dove spira una gradevolissima "brezza" |
 18 Non avendo fin qui accumulato dislivelli degni di nota, decidiamo di proseguire |
 19 Pedaliamo pian pianino, sulla spettacolare mulattiera per il passo Rocca Brancia, tutto sommato in buone condizioni. |
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 23 Qualche passaggio difficile, ma la ciclabilità è totale |
 24 Eccoci al colle, che si affaccia sulla valle Stura |
 25 La giornata è ancora lunga: dopo un riposo al colle proseguiamo in direzione Oserot |
 26 Pendici del monte Rocca Brancia |
 27 Comba Emanuel, teatro di altre epiche iniziative cicloescursionistiche |
 28 Torniamo indietro |
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 32 Un saluto all'equino che sorveglia il colle del Preit |
 33 Rientriamo alla locanda assetati e affamati, ma faceva parte del piano! |
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