VAL CHISONE - Pinasca - monte Cucetto
Partenza: Pinasca 550 m
Dislivello: 1200 m
Quota max: 1690 m
Distanza: 22 km
Difficoltà: OC/OC.
Ciclabilità salita: 90%
Ciclabilità discesa: 95%
Cartografia: IGC n.17 Torino-Pinerolo e Bassa Val di Susa
Aggiornamento: settembre 2007
 
 
 
Breve ma impegnativo itinerario nella bassa Val Chisone caratterizzato da salita prevalentemente su strada sterrata e discesa su mulattiera e sentiero con alcuni tratti tecnici entrambe piuttosto ripide. Pinasca è situata a circa 13 km. da Pinerolo in direzione Sestriere, in centro paese adiacente alla Chiesa c’è una piazza dove parcheggiare ed un bar dove eventualmente fare rifornimento. Lungo il percorso sono presenti delle fontane ai km. 0.960 (bivio per b.te Bernard/Roccia/Bertocchi) e al km. 9.24 in località Pralamar.

Salita:
- Km. 0 quota mt. 570, si parte dalla piazza della Chiesa e si percorre per pochi metri la strada principale in direzione Pinerolo e circa 150 mt. dopo si svolta a sinistra in via Ugo Paolasso (con la dovuta cautela è possibile evitare gli attraversamenti e percorrere contromano questo brevissimo tratto sul marciapiede), pochi mt. su porfido e subito dopo al bivio si prosegue a sinistra in via Vittorio Emanuele II su strada asfaltata seguendo le indicazioni per Serre Marchetto/Grandubbione
- Km. 0.960 quota mt.637 all’altezza di un tornante lasciamo la strada principale e deviamo a sinistra sempre su alsfalto seguendo l’indicazione per le borgate Bernard, Roccias e Bertocchi.
- Seguendo il tratto in piano si attraversa la b.ta Bernard e si giunge ad un ponte, appena superato si prosegue a sinistra ora su sterrato seguendo l’indicazione “Via Napoleonica” ignorando la deviazione per la b.ta Roccias.
- Si attraversa la b.ta Airali (km 1.74) seguendo le indicazioni “Via Napoleonica” e all’altezza del civico n. 2 si svolta a destra seguendo una tacca bianco/rossa tipo gta su di un muretto.
- Si costeggia su sentiero un piccolo vigneto superato il quale si devia in discesa a sinistra e subito dopo a destra raggiungendo un tratto asfaltato nuovamente indicato come “Via Napoleonica”.
- Seguendo la strada principale superiamo la località Scuola Rossa e al km. 2.41 quota mt. 609 deviamo a destra in salita su strada asfaltata sempre seguendo le indicazioni “Via Napoleonica” e tacca bianco/rossa.
- Meno di 200 mt. dopo si prosegue diritti ignorando l’indicazione “Via Napoleonica” alla nostra sinistra, seguendo la ripida strada principale arriviamo alla b.ta Marotera (km. 3.42 quota mt. 727) continuando a tenere la sinistra in direzione della b.ta Albarea.
- Km. 3.99 quota mt. 791, in prossimità della b.ta Albarea lasciamo l’asfalto e proseguiamo a sinistra su strada sterrata seguendo le indicazioni Colletto/Pralamar.
- Km. 4.48 quota mt. 842, al quadrivio si prosegue diritti ignorando le deviazioni (a sinistra in salita e a destra in discesa).
- Si prosegue sulla strada principale superando la località Colletto e al bivio successivo al km. 6.37 quota mt. 1042 si prosegue a destra in salita.
- Km. 9.24 quota mt. 1407, dopo una serie di rampe giungiamo in località Pralamar da dove è gia possibile dare uno sguardo alla bassa Val Chisone e alla zona di Serre Marchetto che raggiungeremo in discesa più tardi.
Oltrepassiamo una sbarra e proseguiamo attraversando l’alpeggio, immediatamente dopo al bivio si gira a destra sempre su strada bianca (anche se legati data la presenza di alcuni cani nell’alpeggio volendo è possibile evitare questo tratto a prezzo però di proseguire a piedi dal tornante prima della sbarra dove parte un sentiero a sinistra che volendo ci porta ad incrociare il tratto di strada alle spalle dell’alpeggio)
- Poco dopo all’incirca al km. 9.74 quota mt. 1460 a causa della pendenza veramente elevata e del fondo inconsistente la strada diventa poco pedalabile e ci costringe a scendere dalla bici e proseguire per un primo tratto a piedi, 50/60 mt. di dislivello e risaliamo sulle bici.
- Km. 10.13 quota mt. 1537, ignoriamo la strada alla nostra destra e proseguiamo a salire. Da ora in poi la sterrata si presenta con pendenza veramente notevole e fondo inconsistente e dissestato, i più bravi proveranno a farla in sella in un colpo solo, agli altri non resta che percorrela un pezzettino alla volta alternando tratti in bici a soste per riprendere fiato o, alla peggio, a spinta.
- Km. 10.74 quota mt. 1650 lasciamo la strada che svolta a sinistra verso un ripetitore e su sentiero percorriamo l’ultima decina di metri di dislivello che ci separano dalla cima segnalata da una croce in ferro.
Dai 1.660 mt. (km. 10.81) della sommità se la giornata lo permette si può godere di un’ampio panorama che spazia dal vallone di Grandubbione appena sotto di noi alla pianura in prossimità del Pinerolese/Piossaschese e alla bassa val Chisone.

Discesa:
- Percorriamo a ritroso le terribili rampe dell’ultimo tratto di salita fino al km. 11.31 quota mt. 1567 dove in prossimità di un tornante lasciamo la strada per una mulattiera dal fondo dissestato alla nostra sinistra contrassegnato da tacca bianco/rossa su di una pianta.
- Km. 11.45 quota mt. 1540, si prosegue diritti seguendo la mulattiera in discesa, qui un tratto con un alto gradone su pietra ci obbliga a scendere dalla bici per superarlo.
Risaliamo in sella e seguiamo la mulattiera/sentiero contrassegnata da alcune tacche bianco/rosse che dopo alcuni mt. piuttosto esposti scende nella boscaglia alternando vari tipi di fondo, dal roccioso dissestato e fisso con alcuni tratti difficili al terroso con radici.
- Km. 13.36 quota mt. 1130, dopo un tratto su pietrisco inconsistente la traccia si allarga e al bivio proseguiamo diritti in discesa ora su strada sterrata ignorando la deviazione sulla destra.
- Km. 13.68 quota mt. 1106, al termine della sterrata troviamo un tratto asfaltato che percorreremo a destra in discesa ignorando le indicazioni per Grandubbione/osteria dei 7 ponti.
- Attraversiamo la zona costruita di Serre Marchetto superando anche un bar/trattoria (che potrebbe essere utile come punto ristoro) e al km. 14.50 quota mt. 1059 all’altezza di un tornante a destra lasciamo l’asfalto per un sentiero alla nostra sinistra.
- 100 mt. dopo al bivio si continua a sinistra inizialmente in falsopiano ignorando il sentiero che scende a destra.
- La discesa, inizialmente su sentiero, poco dopo diventa una divertente mulattiera su pietre fisse che risulterà più semplice del tratto da Cucetto all’asfalto e priva di significative difficoltà tecniche.
- al km. 15.27 quota mt. 971 ignoriamo un altro ripido sentiero che scende a destra (alla b.ta Servello) e proseguiamo diritti in discesa verso la b.ta Podio che raggiungeremo al km. 16.10 quota mt. 890.
L’ultimissimo e ripido tratto prima dell’abitato è purtroppo sovente ingombro di rovi e potrebbe risultare difficile da percorrere, nel caso è possibile aggirarlo percorrendo una traccia nei prati sulla destra circa 20/30 mt. prima di arrivare nella borgata, in vista dell’abitato percorrendola sulla sinistra si arriva comunque alla prima casa incrociata dal sentiero.
- Raggiunta la prima abitazione si segue il sentiero in discesa a lato della stessa, giunti nella borgata (km. 16.20 quota mt.850) siamo obbligati a deviare e proseguiamo a destra passando dietro alcune case per circa 100 mt. fino a sbucare in una strada asfaltata che percorreremo a sinistra in discesa attraversando la zona abitata.
- Km. 16.75 quota mt. 812, scendendo sulla strada asfaltata in prossimità di un pilone votivo giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per le b.te Giustetti/Barard/Tagliaretto, al bivio successivo giriamo a destra in discesa seguendo le indicazioni per le b.te Giustetti/Barard.
- Km. 17.20 quota mt. 771, alla fine della strada in prossimità di alcune abitazioni giriamo a destra immediatamente dopo un piazzale asfaltato e scendiamo percorrendo una strada erbosa tra il piazzale ed i prati sottostanti.
- Poco dopo la strada si restringe fino a diventare quasi sentiero e dopo due tornantini si continua a scendere percorrendo un canalone dal fondo molto dissestato ed umido, superato questo tratto al bivio (km. 17.42 quota mt. 729) deviamo a destra in discesa nuovamente su mulattiera.
Quest’ultimo tratto si presenta con fondo di pietre fisse e fitta vegetazione anche qui più o meno invadente a seconda della stagione e in alcuni punti segnalato dalle tacche bianco/rosse.
-Km. 18.38 quota mt. 591, al termine della mulattiera ritroviamo l’asfalto ormai sopra Dubbione di Pinasca, si prosegue diritti percorrendo in discesa via Pola.
- Km. 18.76 quota mt. 555, al bivio precedente l’ingresso nella ex s.s. 23 si svolta a destra costeggiando la zona municipio/scuole, si prosegue sull’asfaltata parallella alla ex statale fino al km. 19.20 dove giriamo a sinistra in discesa fino ad incrociare la ex statale, si gira a destra su di essa fino al punto di partenza.

Aggiornamenti al 21/02/2007: - Il tratto prima della b.ta Podio è stato ripulito ed ora è attraversabile senza particolari problemi, così come il canalone che si percorre dopo l’abitato che risulta ora abbastanza pulito e privo di vegetazione ed alberi anche ai suoi lati.
Aggiornamenti al 20/09/2007: - La sterrata di salita, nella parte più alta, risulta sempre più sconnessa man mano che si sale, con grosse difficoltà a procedere. L'alpeggio di Pralamar va attraversato con prudenza, causa la presenza di alcuni cani dall'aspetto pericoloso, spesso slegati. E' possibile evitarlo spingendo la bici su per il sentiero che parte a destra poco prima della sbarra. L'ultima parte di strada, che sale dal bivio di quota 1540 fino alla vetta, è stata completamente distrutta dall'azione delle acque, e risulta impossibile da pedalare, ed estremamente impegnativa anche in discesa. Anche il sentiero di discesa, fino al km 13, risulta molto danneggiato dall'erosione, e si presenta invaso da detriti, grandi quantità di ciotoli, e numerosi e profondi solchi. E'ancora percorribile in sella, ma con difficoltà più elevata. La seconda parte della discesa invece, pur con un fondo meno pulito del solito, mantiene un ottima ciclabilità, senza grosse difficoltà. Il passaggio prima della borgata Podio è parzialmente invaso dai rovi, l'attraversamento è possibile ma comporta un versamento di sangue quasi sicuro.  
L.P.  
 
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