Caselette-Pilone della Costa (bassa Val Susa) 790 mt. Partenza: Caselette (TO) 400 mt. Dislivello: 800 mt. Distanza: 25 km. (5 asfalto, 18 sterrato, 2 sentiero) Difficoltà: MCA2. Ciclabilità salita: 100% Ciclabilità discesa: 100% Cartografia: IGC 17 Torino-Pinerolo e bassa Val Susa. Aggiornamento: 1 gennaio 2003. La pista tagliafuoco di Caselette, ai piedi del monte Musinè, è la croce dei bikers che non vogliono interrompere l'attività durante i mesi più freddi e non si voglioni riciclare sul bitume (o sui rulli). Si tratta quindi di una zona battutissima, soprattutto quando la neve impedisce di poggiare altrove le ruote della mtb. Ad ogni modo questa versione presenta uno sviluppo ideale, poichè evita di effettuare un noioso andato-ritorno sulla stessa identica strada, per non parlare dell'eventuale rientro sulla ciclabile asfaltata (aborro!). Km 0 / 400 mt. Dalla piazza antistante il cimitero (acqua) si attraversa la strada e ci si dirige verso il campo sportivo. Proseguendo, si arriva ad una sbarra abbassata che si evita salendo su un sentiero che sale alla nostra destra per poi ridiscendere una decina di metri dopo e proseguire sulla sterrata che alterna tratti in piano, brevi discese e salite fino al Km 3.8 / 520 mt, in corrispondenza di un punto panoramico con delle panchine in legno. Si scende su strada sconnessa sino al km 5.4 / 455 mt, dove si supera una sbarra talvolta alzata, proseguendo verso destra (direzione principale) in lieve salita sino ad entrare in un boschetto. Seguendo sempre la strada principale, al km 5.7 / 525 mt si arriva ad un bivio con delle indicazioni che ignoreremo, così come ignoreremo la salita che parte alla nostra destra, oltre una sbarra. Si prosegue invece in discesa sino al km 6.1 / 520 mt, all'altezza di un pilone votivo, dove si incrocia una strada asfaltata e si svolta a destra. Al km 6.4 / 515 mt si svolta nuovamente a destra in via Miosa, in salita. Km 6.7 / 550 mt si svolta a sinistra prendendo uno stretto sentiero fiancheggiato da un muretto in pietra (spine!). Km 6.8 / 540 mt il sentiero si biforca, noi proseguiamo a destra, sempre in discesa, su fondo sconnesso e spesso sdrucciolevole, attraversiamo a piedi il letto di un ruscello solitamente quasi secco, e proseguiamo sul sentiero che subito si dirige a sinistra, poi piega a destra, in ripida salita per una ventina di metri, dove prima spiana, poi inizia a scendere. Si continua a scendere sino al km 7.1 , dove si attraversa un ruscello e si risale subito giungendo ad un o slargo erboso, in presenza di una costruzione in cemento dell'Enel. Si prende la strada che sale verso destra e che conduce, al km 7.5 ad incrociare una strada asfaltata che seguiamo a destra in salita. Dopo una ventina di metri , seguendo la direzione principale, si pega a sinistra, in piano, giungendo all'indicazione Borgata Bonino km 7.8 / 505 mt. S prosegue su asfalto, in lieve discesa, giungendo ad incrociare, al km 8.4, la pista tagliafuoco che si segue nel verso della salita, a destra. Km 8.8 / 570 mt si arriva ad uno slargo adibito a parcheggio chiamato "Pera Pluc". Qui prendiamo la sterrata che sale a sinistra, oltrepassando una sbarra con indicazioni Madonna della Bassa e Pilone della Costa. Km 10.1 stesse indicazioni che si seguono a destra. Km 10.9 diramazione a destra che porta in breve al Pilone della Costa (o Pilone Mollar) km 11 / 790 mt. Si ripercorre in discesa la strada della salita sino al Km 12.0, dove imbocchiamo uno stretto sentiero, cosparso di pietre e radici, che scende alla nostra destra con indicazione Madonna della Neve, raggiunta al km 12.5. Oltrepassata la chiesetta, si perviene ad una strada asfaltata, che segue quasi subito un tornante a sinistra oltre il quale imbocchiamo un sentiero a destra che si presenta in salita e che poi scende decisamente. Km 12.8 il sentiero si biforca e noi proseguiamo a sinistra in direzione di un ruscello che si attraversa, dopodichè si sale leggermente e si giunge al km 12.9, oltrepassato un ponte in legno, alla strada asfaltata che seguiamo a destra, in discesa, senza possibilità di errore, e che ci porta, al km 13.4, ad incrociare nuovamente la pista tagliafuoco che noi prendiamo a sinistra, in salita. Km 13.8 , biforcazione, sempre diritto in salita. Km 14.3 / 570 mt ci si ritrova al parcheggio "PeraPluc" e si prosegue diritto in salita, seguendo sempre la pista tagliafuoco. Km 14.7 si oltrepassa una sbarra utilizzando un sentiero che devia a sinistra circa venti metri prima della stessa. Km 16.6 / 715 mt termina questa parte della salita in corrispondenza di un tratto pianeggiante costeggiato da un muretto in pietra. Da qui parte la discesa che, su fondo dempre più sconnesso e instabile, grazie soprattutto all'intervento dei "manutentori" , conduce ad una sbarra, intravista già al km 5.7 prima della quale svolteremo a sinistra su una traccia che si inoltra nel boschetto e si unisce alla sterrata già percorsa all'andata e che, seguita a ritroso, ci riporterà al parcheggio del cimitero al km 25. E' di fondamentale importanza il comportamento che il ciclista adotta nel percorrere queste sterrate che, soprattutto la domenica, sono percorse da un gran numero di pedoni: il fondo spesso pietroso impone il massimo della prudenza e il minimo della velocità nel sorpassare gli escursionisti. Per l'acqua si può utilizzare la fontana che si trova nel parcheggio: non se ne troverà altra. T.C. |