2012
 
 
25 luglio: Cervinia - La Vera Balconata del Cervino
 
 

C'era una volta un percorso mtb pomposamente definito "Balconata del Cervino", che transitava in media valle, passava da Chamois, e consentiva di scorgere di tanto in tanto, da lontano, forse, il monte Cervino.
Un giro non certo memorabile, di quelli da fare una volta e basta, cui toccherà, a partire da oggi, trovare un nuovo nome.
Oggi proveremo un nuovo collage di tracce e percorsi, decisamente più ambizioso.
Partiamo di buon ora da Cervinia, con un bel fresco, e sullo sfondo, casualmente, il Cervino in bella vista.

Siam quasi subito sulla sterrata che sale verso il rifugio Duca degli Abruzzi. Una bella salita a tornanti, con fondo buono, pendenza non indifferente ma mai eccessiva. La rimpiangeremo, infatti.


Man mano che ci si alza sui tornanti la veduta si fa sempre più suggestiva, con vette e ghiacciai in bella vista.

Si staglia il profilo del rifugio Duca degli Abruzzi, prima meta di giornata.

Iniziano ad apparire i primi laghi, che contiamo di raggiungere nel pomeriggio.

Senza troppo penare siamo al rifugio, nuovo di zecca, perfetto per una breve pausa ristoro.

Ci lasciamo il rifugio alle spalle per imboccare un traverso che ci avevano segnalato come impossibile da farsi in bici.

Si tratta invece di un bel sentiero (l'unico di tutto il percorso) altamente pedalabile, seppur interrotto da alcuni passaggi non ciclabili e da un brevissimo tratto di portage.



Va messo in conto qualche passaggio delicato, stretto, esposto, ripido, sdrucciolevole, ma niente di disumano!



Si raggiunge in discesa la stazione funiviaria di Pian Maison, dopodichè si inizia a fare sul serio. Ci immettiamo sulla rete di strade di servizio degli impianti, caratterizzate, come sempre, dalla pendenza ai limiti del praticabile, per una bici.

Breve deviazione per il lago Tramail.

Si continua a salire su drittoni da paura, per fortuna intervallati da brevi tratti in cui riprendere fiato. Fiato che peraltro, man mano che ci avviciniamo a quota 3000, diventa sempre più corto.

L'ambiente spettacolare e il clima perfetto ci spingono ad aggredire salite che in altre situazioni farebbero cadere le braccia.


Ambiente lunare, ghiacciai a portata di mano, qualche bel traverso a pendenza modesta se non addirittura pianeggiante...

...e il Cervino che ci sorveglia in ogni dove!


Planiamo al lago delle Cime Bianche.

Com'è che si chiamava quel percorso? Balconata del ...???

Pediluvio a pochi metri dal ghiacciaio; consigliatissimo!

Sui ripidissimi di oggi la 29 detta legge!

Le fatiche però non sono finite; ancora muri!


Bacino di raccolta a quota 2900.


Arriviamo a lambire il ghiacciaio di Valtournenche.

Passo del Plateu Rosa, punto più alto della gita, a 3110m.

Si prosegue il percorso ad anello, che ora inizia a scendere, naturalmente per piste ripidissime.

Uno sguardo verso la val d'Ayas, sui laghi della Ventina.

L'ultimo muro ci porta al colle delle Cime Bianche.

Lago di Rollin.

Ancora ripidi.


Abbandoniamo la zona lunare, ma sempre su ripido si scende.

Breve ma intensa risalita.


La strada presenta ora un lungo e gradevole saliscendi, sempre molto panoramico, con pendenze più modeste.

A un certo punto ci ritroviamo a pedalare anche su un binario in ottimo stato; cosa può mancare a questo giro per chiudere in bellezza?

Una bella discesa ovviamente su ripido, che ci fionda fin quasi al parcheggio!

Ci spostiamo a Montjovet per festeggiare la riuscita di questa gita strepitosa e particolare, un'altro bel colpo per gli specialisti del mercoledì!
Traccia GPS